
Il discorso di Csaba Böjte sulla speranza
05 Luglio 2021
Se hai fatto la registrazione alla festa d’inaugurazione e alla santa messa che il 5 settembre aprono il CEI, per garantire il tuo posto a sedere in uno dei posti migliori, allora è tempo di esplorare gli ottimi programmi del giorno seguente.

Il 6 settembre puoi incontrare Csaba Böjte a Hungexpo. Il religioso francescano presenta il servizio pastorale svolto tra i bambini. Il titolo della sua relazione è: „La fede di Cristo – la nostra fede”.
Dal lunedì al venerdì durante il giorno i programmi del congresso si svolgeranno a Hungexpo. Per partecipare si deve fare la registrazione e comprare i biglietti. I biglietti – settimanali, di tre giorni o giornalieri – comprendono la partecipazione ai programmi, il pranzo e la possibilità di usare i trasporti pubblici. Nei giorni feriali del congresso gli autobus per l’Hungexpo passeranno più frequentemente. Entra sulla pagina della registrazione e iscriviti ai programmi! Clicca qua!
Dieci cose che sicuramente non sapevi di Csaba Böjte:
- Prima di intraprendere la strada del servizio di Dio ha studiato per diventare meccanico e ha anche lavorato da minatore.
- Si è presentato all’ordine dei francescani in clandestino durante la dittatura di Ceausescu, prima dell’ordinazione sacerdotale nel 1989 ha studiato a Gyulafehérvár e anche ad Esztergom.
- L’anno prossimo sarà il trentesimo anniversario della sua presenza a Déva dove aveva iniziato la sua missione straordinaria per i bambini.
- La prima ospite della casa di Déva è stata una bambina trovata alla stazione. La seconda aveva solo otto mesi quando il religioso e i suoi collaboratori hanno accolto. La bambina è stata abbandonata dalla madre perché vivevano da barboni alla stazione, ma dopo aver trovato una casa è andata a riprenderla. Un decennio dopo.
- Per sei anni la casa sempre più popolosa funzionava fuori le leggi perché non esisteva un regolamento vigente che avesse potuto mettere in regola il funzionamento dell’istituto. Questo ha comportato anche dei rischi, la polizia ci si è fatta vedere parecchie volta e hanno ordinato al fratello Csaba di portare via i bambini dalla parrocchia, ma lui ha rifiutato di buttare per strada, mandare via qualcuno.
- Durante la visita in Romania Giovanni Paolo II ha chiesto allo stato di restituire tre immobili alla Chiesa, tra cui anche il monastero francescano di Déva. I religiosi furono scacciati da Déva dal potere comunista nel 1948, il loro immobile venne statalizzato. Nel 1992 i francescani hanno ripreso l’edificio, ma ufficialmente lo stato l’ha restituito solo cinque anni più tardi.
- Per il duemillesimo anniversario di Cristo i francescani e Csaba Böjte non hanno sognato di innalzare una statua ma di accogliere sempre più bambini bisognosi, dargli casa, cibo indicazione morale. Ha fatto un concorso per rinnovare il monastero di Szászváros, è nata la Casa Santa Elisabetta per la Protezione dei Bambini. La Conferenza Episcopale Ungherere ha lanciato una campagna con il titolo „Dividi il tuo pane con gli affamati” per gli orfani della Transilvania. Dai soldi ricevuti hanno comprato la casa di Szováta. Dalle offerte delle tasse (uno per cento) è nata un’altra casa. Durante il viaggio in Australia dalla raccolta di fondi hanno comprato la casa di Gyergyószárhegy, dal viaggio di raccolta fondi in America la casa di Tusnád.
- Un consiglio, per non complicare quello che non bisogna complicare: „Se un fiore sta appassendo, annafialo! Se nel freddo un uccellino bussa alla tua finestra, dagli da mangiare! Se qualcuno è nei guai, aiutalo, digli almeno una battuta, fallo sorridere, asciuga le sue lacrime! Se non capisce qualcosa, spiegaglielo! Osiamo non solo a dare dei regali ma a diventare noi stessi regali, benedizione di Dio.”
- Come quardiamo la nostra vita, la nostra situazione? „All’ultimo congresso eucaristico si diceva che la religione fosse nei quai, non come nel ’38, allora quanti giovani sono venuti! Sì, ma questi giovani poi nel ’39, ’40 iniziarono a lottarsi uno contro l’altro, lasciarono terra bruciata in Europa! Magari oggi ci sono meno giovani che vanno in chiesa ma non sarebbe facile convincerli a lottare contro un paese con delle armi. Penso che il mondo stia diventando più puro. Magari c’è meno della religiosità formale, ma se oggi qualcuno è così crudele con un gatto o con un cane come non tanto tempo fa erano crudeli gli uomono tra di loro, viene molto più rimporverato. Infatti io sento che questo mondo diventa più bello, si sviluppa, cresce.”
- Che cosa è la povertà per Csaba Böjte? „Quando vado da qualche parte senza un bambino, è come se fossi nudo. Mi sento povero.”