
Cerimonia di ringraziamento a Budapest

È stato inaspettato l'annuncio di Papa Francesco, fatto sul volo di ritorno a casa dall'Iraq circa la sua decisione di partecipare alla Messa di chiusura del 52esimo Congresso Eucaristico Internazionale (IEC), ma abbiamo contato molto sulla Sua presenza a Budapest, ha detto Kornél Fábry, ospite di HírTv. Il Segretario generale del Congresso ha ricordato che l'anno scorso era previsto che il Santo Padre partecipasse all'evento finale dell’incontro mondiale, ma poi la pandemia ci ha costretto di rimandare il Congresso di un anno.
Papa Francesco: Dovrò andare in Ungheria
Molti hanno interpretato male le parole del Papa, ha detto Kornél Fábry, riferendosi ai tanti commenti negativi sui social media. In merito alla sua visita, il Santo Padre ha detto: “Adesso dovrò andare in Ungheria alla Messa finale del Congresso Eucaristico internazionale. Non farò una visita al Paese, ma solo alla Messa.”
Il Segretario generale del Congresso Eucaristico Internazionale ha affermato che precedentemente il cardinale Péter Erdő e il presidente János Áder, il principale patrono del Congresso Eucaristico Internazionale, avevano già invitato Papa Francesco al Congresso, e più che altro all’evento di chiusura del Congresso. Il Papa ha accettato quest'ultimo. Kornél Fábry ha aggiunto che non ci stiamo preparando per una tale visita ora quale Papa Giovanni Paolo II fece a Budapest e in diverse città ungheresi. Papa Francesco è stato specificamente invitato al Congresso ed alla solenne messa di chiusura, di cui sarà il celebrante principale.

Il Segretario generale ci ha raccontato anche dei preparativi e della speranza di poter ospitare l'evento mondiale in modalità di presenza fisica, ma ovviamente c'è anche uno scenario per il Congresso per andare online a causa della pandemia. Gli organizzatori si aspettano che con la presenza del Santo Padre si celebrerà una festa piena di gioia a settembre. Quando il Papa non partecipa di persona al Congresso Eucaristico, tradizionalmente viene inviato un legato pontificio all’evento.
La visita papale è un onore particolare
È significativo che Papa Francesco voglia partecipare di persona all'evento conclusivo del vertice mondiale di Budapest, l'ultima volta Papa Giovanni Paolo II partecipò all’IEC nel 2000 a Roma. Ai precedenti eventi mondiali, i pontefici salutarono i fedeli di solito in un videomessaggio. Così fu anche all’ultimo Congresso di Cebu, ha ricordato Kornél Fábry gli eventi di allora, dove il Santo Padre annunciò che Budapest avrebbe ospitato il Congresso. È un onore particolare per noi ospitare il Papa, ha affermato il Segretario generale del Congresso. Ha anche aggiunto che la santa messa di chiusura si sarebbe celebrata il 12 settembre in Piazza degli Eroi. Questa è ormai una tradizione, ha detto Kornél Fábry, l'ultima volta che l'Ungheria potette tenere il Congresso Eucaristico Mondiale nel 1938, la sede principale degli eventi fu proprio la Piazza degli Eroi.
Gli organizzatori dell’incontro mondiale sono in costante contatto con l’Unità operativa ungherese per preparare l’evento, adattandolo alla situazione epidemica attuale. Sono pronti per ogni evenienza durante le preparazioni

Il Papa ama gli ungheresi
L'Ungheria occupò un posto speciale nel cuore di Papa Giovanni Paolo II. Anche Papa Francesco è legato agli ungheresi in diversi modi. Kornél Fábry ci ha raccontato che padre Ervin Lengyel lavora come Segretario presso la nunziatura in Iraq, e il Santo Padre lo ha chiamato al telefono e lo ha salutato dicendo: Isten hozott! Kornél Fábry ha detto: “Il papa ama gli ungheresi. Nel 2020, quando abbiamo tenuto un pre-incontro online dovuto all'epidemia, ci ha inviato un messaggio. Dopo la preghiera dell’Angelus, ha salutato l'Ungheria, i pastori principali, i fedeli e tutti coloro che hanno atteso con fede e gioia il Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest. Il Santo Padre ci ha chiesto: ‘Proseguiamo, spiritualmente uniti, il cammino di preparazione trovando nell’Eucaristia la fonte della vita e della missione della Chiesa’.”
Cerimonia di ringraziamento
I fedeli si possono preparare all'evento con spirito di preghiera - Kornél Fábry ha sottolineato l'importanza della preparazione spirituale. Sul sito dell'evento, ha aggiunto il Segretario generale, tutti possono trovare qualcosa di interessante, leggere i programmi, la lista dei discorsi e degli invitati che hanno già accettato l'invito degli organizzatori. Il Segretario generale spera che il Congresso sarà un incontro gioioso, una cerimonia di ringraziamento, e che a settembre avremo già superato la pandemia.

L'Eucaristia ci unisce
Anni fa, si pubblicavano diversi articoli ottusi sul fatto che nell’invito al Congresso si legge la frase: Incontra Gesù a Budapest! Kornél Fábry scopriva che molte persone non capivano proprio due parole del termine Congresso Eucaristico: Eucaristia e Congresso. Inoltre, il Segretario generale ha aggiunto che l'Eucaristia ha tre significati: Ringraziamento, Messa e noi crediamo che Gesù Cristo sia veramente presente nell'ostia consacrata nel SS.mo Sacramento. E il Congresso significa anche l’incontro. Su tali basi, il Congresso Eucaristico è un grande incontro con Gesù a Budapest. Gesù sta nel centro dell’incontro. Il Segretario Generale del Congresso ha anche aggiunto che la promessa visita del Santo Padre ci dà la speranza che quando ci saranno nubi neri su di noi, come ha detto Papa Francesco in Iraq in relazione alla pandemia e ad altre difficoltà, dovremmo focalizzarci piuttosto sulla nostra pace e sulla comprensione degli altri.
In una situazione tesa e difficile si tenne anche il Congresso Eucaristico Internazionale del 1938. In quel periodo il legato pontificio menzionò l'Ungheria come uno dei baluardi della cristianità. Nel 2021, quale potrebbe essere la missione di un simile evento, è sorta la domanda. Secondo Kornél Fábry, anche oggi Cristo vive con noi. Gli ungheresi hanno una missione: preservare i valori cristiani, trasmettere la fede, perché un uomo senza fede è un uomo senza speranza. Il Segretario generale del Congresso ha sottolineato: “Dobbiamo essere uomini di speranza. Gesù ha promesso che la vita non sarebbe finita con la morte, che la vita eterna ci aspettava e che avremmo potuto incontrarlo nell'Eucaristia. Il Congresso afferma anche dentro di noi che Dio ci ama, ci perdona e che ci attende la vita eterna.”
Il Congresso non è una riunione con un pubblico ristretto, è fondamentalmente un evento cattolico, ma sono benvenute tutte le persone di buona volontà, perché l'Eucaristia non ci separa, ma ci unisce, ha interpretato l'invito all'evento il Segretario generale del Congresso.

Fonte: Hír TV