Il Congresso Eucaristico Internazionale al servizio del rinnovamento spirituale

08 Febbraio 2021
La celebrazione del 52° Congresso Eucaristico Internazionale si terrà l’autunno di quest’anno, dopo che a causa della pandemia del coronavirus è stato rimandato a quest’anno. Il Cardinale Péter Erdő ha parlato alla CNA delle preparazioni, dei programmi.

„Sono convinto che il Congresso Eucaristico Internazionale che per la decisione sel Santo Padre è stato rimandato al 5-12 settembre 2021, passati i tempi duri della pandemia del coronavirus sarà il segno di grande speranza ai cattolici e a tutto il mondo” – ha detto l’arcivescovo ungherese nell’intervista alla CNA.

Le lezioni della pandemia

Il cardinale ha fatto riferimento alla lettera pubblicata dal Vaticano in settembre, in cui sollecita i fedeli a ritornare alle messe dopo la sospensione delle restrizioni imposte a causa della pandemia del coronavirus.
La lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti firmata dal Cardinale Robert Sarah sottolinea l’importanza della presenza personale. Péter Erdő ha notato che la pandemia aveva dimostrato ai cattolici che „la sorgente della vita comunitaria della Chiesa è l’Eucaristia”.
Il cardinale, primate dell’Ungheria ha aggiunto che nei tempi della pandemia molte parrocchie hanno imparato come trasmettere le liturgie on-line. Nel frattempo hanno sperimentato anche che niente poteva sostituire la presenza personale. Ha sottolineato: „Così è che il motto del congresso diventa realtà, acquista un nuovo senso: „Sono in te tutte le mie sorgenti”.

Programmi culturali e spirituale del Congresso Eucaristico Internazionale

La decisione di spostare l’evento di otto giorni è stato preso la primavera scorsa dal Papa Francesco insieme al Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali e ai vescovi ungheresi.
Il programma dell’evento originariamente previsto per il settembre del 2020 include diversi eventi a Budapest e in Ungheria: sante messe, preghiere del mattino, catechesi, discorsi, e anche eventi culturali e spirituali.
La popolazine dell’Ungheria, paese dove si terranno i programmi, è di 9,8 milioni, di cui 37 % sono cattolici romani. Per il paese confinato da Austria, Serbia, Croazia, Slovenia, Romania, Ucraina e Slovacchia è un’opportunità unica, visto che sono passati più di ottant’anni dal momento quando nel 1938 Budapest aveva ospitato l’incontro mondiale cattolico.

Ogni giorno si prega perché cessi la pandemia

Il Cardinale Péter Erdő ha notato che circa 50 milioni di persone sono state isciritte al congresso di Budapest prima che la pandemia avesse travolto il mondo. Siamo in contatto con loro. Per quelli che hanno chiesto abbiamo restituito le quote
d’iscrizione – ha detto. L’arcivescovo ha parlato anche del fatto che per le nuove date dovevano trattare di nuovo con i luoghi degli eventi. Per quello che riguarda le preparazioni artistiche ha condiviso che le messe e i pezzi musicali sono già stati preparati ma le recitazioni con tante persone si devono ancora fare.
Per quello che riguarda le prenotazioni degli alloggi il cardinale ha detto che avrebbero avuto una visione più chiara solo quando la crisi per il coronavirus si attenua e gli alberghi possono di nuovo accogliere ospiti.
Dai dati (del 1. febbraio) della Johns Hopkins University emerge che l’Ungheria finora ha registrato 368 710 casi coronavirus e 12 578 decessi. Il governo ungherese ha dichiarato che le restrizioni possono essere meno rigorose solo quando il numero dei casi scende in modo significativo e avranno a disposizione una quantità sufficiente di vaccini.
Il cardinale ha aggiunto che in una chiesa di Budapest dopo la preghiera a mezzogiorno pregano ogni giorno per la fine della pandemia e per il sollievo di tutti quelli che soffrono per is virus.

Abbiamo imparato molto nel pre-incontro del congresso

Péter Erdő ha sottolineato che nel settembre del 2020, alla data originale del congresso eucaristico, hanno tenuto un incontro straordinario on-line. Undici relatori invitati da cinque continenti del mondo hanno mandato un video-messaggio in cui hanno condiviso i loro pensieri. I messaggi sono stati visti da tante persone sulla pagina web ufficiale e sul canale YouTube del congresso e sono stati trasmessi anche dai canali della televisione pubblica dell’Ungheria.
L’arcivescovo ungherese ha notato che la preparazione dei volontari è stata interrotta a causa della pandemia ma il lavoro continua. „Abbiamo imparato molto dalle esperienze degli eventi on-line, per questo abbiamo pensato di rendere accessibile il congresso on-line da più persone possibile.
Il primo Congresso Eucaristico Internazionale nel 1881 ha avuto luogo in Francia, a Lille. Lo scopo dell’evento è stato offrire approfondimento per la conoscienza e la venerazione del Santissimo Sacramento, offrire una testimonianza al mondo della reale presenza di Gesù Cristo nell’Eucaristia. Il congresso viene solitamente organizzato in ogni quattro anni.
L’ultimo Congresso Eucaristico Internazionale ha avuto luogo a Cebu nelle Filippine nel 2016. I partecipanti sono stati 12 mila e milioni hanno preso parte alle sante messe del congresso.

Il frutto del Congresso Eucaristico Internazionale

Péter Erdő ha anche mensionato che alla fine dei congressi i paesi ospitanti realizzano qualcosa che resta, arricchisce la comunità locale anche dopo l’evento mondiale. A Cebu hanno avuto bisogno di un nuovo orfanotrofio e l’hanno costruito. In Ungheria il frutto del congresso è l’iniziativa „Bízd rá magad” (Affidati a Lui): la gestione di un servizio network professionale realizzato da psicologi, professori e medici che offre consiglio e aiuto concreto in spritio cattolico per risolvere le sfide, le difficoltà della vita familiare quotidiana. Questo può essere il nostro contributo a rendere solidi i matrimoni, come ha detto anche Papa Francesco nella sua esortazione apostolica „Amoris laetitia”.
Il cardinale ha notato che lo scopo del congresso di quest’anno è raccolto nella preghiera ufficale del Congresso Eucaristico Internazionale secondo cui l’evento serve „al rinnovamento spirituale di tutta la comunità cristiana, della capitale, del popolo e di tutta l’Europa e del mondo intero.”


Fonte: catholicnewsagency
Foto: Marcsi Ambrus