Première mondiale al Congresso

18 Luglio 2021
Musicisti e cantanti ungheresi di fama internazionale si esibiranno il primo settembre alle 19:30 nella Basilica di Santo Stefano, dove per la prima volta al mondo sentiremo la messa "Le Devleske" in lingua lovári.

La musica funge da un vero ponte tra gli uomini. Indipendentemente dall’origine, essa manifesta l’identità storica, intellettuale e spirituale dell’uomo. “Le Devleske” non appartiene solamente alla minoranza rom, ma a tutti coloro che capiscono quello che hanno affrontato le minoranze europee nel corso della storia, formando una comunità con i loro prossimi.

Armonia

Il testo completo della Bibbia è stato tradotto e pubblicato in lingua lovári (romani) solo pochi anni fa. Le parti invariabili della Santa Messa, cantate anche dai fedeli, sono ora disponibili in una formulazione musicale autentica sotto forma di una composizione speciale scritta per l’occasione, cioè una musica del contesto liturgico presentata dal vivo per la prima volta nel mondo. Cantanti fantastici, un grande coro, musicisti di fama internazionale e un direttore d’orchestra eccezionale eseguiranno le melodie della Messa.

Incarico

In preparazione al 52° Congresso Eucaristico Internazionale, Card. Péter Erdő, Primate d’Ungheria, ha chiesto a György Lakatos, violinista pluripremiato del Concorso Internazionale di Musica American Protégé che è cresciuto in una famiglia di musicisti, di comporre ed eseguire la “Messa Rom”. Sua madre, pianista, e suo padre, direttore d’orchestra, hanno cercato di proteggere il figlio da questa carriera difficile e piena di sfide da superare. Così ha iniziato a suonare il violino relativamente tardi, all'età di 8 anni.

Da discepolo maestro

Il talento di György Lakatos si dimostra nel fatto che è stato accettato al corso preparatorio dell’Accademia di Musica Liszt Ferenc all’età di 12 anni. Dopo alcuni anni di studi preparatori, ha continuato i suoi studi presso l’Accademia di Musica con András Kiss e Miklós Szenthelyi. L’eccezionale violinista è un insegnante del Centro di Talenti Musicali di Snétberger. Nel 2013, György Lakatos ha ricevuto il primo premio nella categoria adulti dell’American Protégé International Music Competition di New York, che aiuta i giovani artisti a costruire la loro carriera, inoltre gli è stato assegnato il certificato di miglior interprete.

Nasce alla vigila di Natale...

L’idea di una messa lovári è nata qualche anno fa, dopo una messa di Natale nella Basilica di Santo Stefano. György Lakatos ha ricordato le circostanze della richiesta dell’incarico: “Il Cardinale Péter Erdő, Primate d’Ungheria, con il quale sono stato in contatto fin dalla sua creazione a cardinale e che mi ha invitato a molti eventi religiosi e laici, mi ha detto: ‘Alcuni testi biblici sono stati tradotti nella lingua lovári. In preparazione al Congresso Eucaristico Nazionale, vorrei che i testi fossero orchestrati’.”
Il cardinale ha chiesto al violinista di riflettere l’identità musicale della cultura e musica gitana e ungherese in quest’opera di musica classica.
Un anno dopo, l’opera è stata composta. György Lakatos ha ricevuto poi un altro incarico: la preparazione della prima esecuzione assoluta dell’opera. A causa della pandemia, la prima è stata ritardata, ma il 1° settembre, le melodie della Messa in dialetto gitano saranno eseguite per la prima volta nel mondo.

Strada facendo

György Lakatos ha coinvolto eccellenti musicisti nella collaborazione. Il compositore della santa messa in lingua lovári è Gergő Oláh Patrik, giovane talento di soli 23 anni, nato a Salgótarján, una città del Nord-Est d’Ungheria. Ha iniziato i suoi studi musicali di violino all’età di sette anni nella sua città natale. La manifestazione del suo interesse per la composizione coincide con questo periodo della sua vita. Come studente di scuola superiore ha partecipato al Concorso di Composizione Sugár Rezső, dove è arrivato secondo. “Fu il momento in cui mi è stato chiaro che la composizione potrebbe essere la mia strada”, ha detto il giovane compositore di grande talento. La pietra miliare successiva è stato quando Patrik Gergő Oláh è stato accettato alla facoltà di composizione dell’Accademia di Musica Liszt Ferenc nel 2017, nella classe di Gyula Fekete, capo della facoltà e vicerettore dell’accademia.

Talento riconosciuto

Gergő Patrik Oláh ha ottenuto il suo primo successo internazionale da matricola al Concorso di Composizione Beethoven di Budavár, dove è arrivato primo. Seguiva una serie di concorsi nazionali e internazionali, in particolare il Concorso Mondiale Béla Bartók, dove è arrivato tra i primi 12.

Esibizione davanti a 45 mila persone

Il giovane musicista è stato il primo violino della Sziget Classical Orchestra (Orchestra Sinfonica dello Sziget Festival) nel 2017, e dall’anno successivo è stato anche coinvolto nell’organizzazione dell’evento come direttore artistico dell’ensemble. “Al Festival Sziget del 2019 ho fatto una delle esperienze più determinanti della mia vita. Ho potuto esibirmi davanti a 45.000 persone sul Palco Principale del Festival, dove siamo intervenuti contro il bullismo scolastico con il ballerino americano Drew Dolaz, che ha lavorato con degli star come Madonna, Skrillex o Rihanna.”

Momento storico

Gergő Patrik Oláh considera la composizione e la diffusione della cultura rom una sua vocazione. Attualmente è uno studente di master presso l’Accademia di Musica. Nel settembre 2021, la sua composizione sarà eseguita al Congresso Eucaristico Internazionale, la prima messa in lingua lovári nella storia della musica. L’opera si basa sulla musica gitana vocale e strumentale ed il suo testo recentemente tradotto è stato approvato da Papa Francesco.

Coro con una storia di due decenni

La prima esecuzione assoluta sarà recitata da Belvárosi Ferences Kántorátus (Cantorato Francescano del Centro Città) sotto la direzione di Mónika Kecskés, maestra del coro, direttrice della musica della chiesa e organista della Chiesa di Francescani del Centro Città. Nell’Avvento del 2002, la schola cantorum Cappella Mariana è stata formata da amanti della musica, insegnanti di musica e musicisti. Un altro gruppo del Cantorato è l’Ensemble Greccio. La schola e l’ensemble servono insieme in occasioni speciali. Nel 2017, al quindicesimo anniversario della loro fondazione, hanno cambiato il loro nome in Cantorato Francescano del Centro Città. Nel 2011, l’ensemble è stato premiato con l’argento al Concorso Internazionale Musica Sacra Bratislava. Il coro ha pubblicato diversi album, uno dei quali è uscito per il 200° anniversario della nascita di Ferenc Liszt.

Grazioso: amiamo la musica da camera per archi

Anche l’Orchestra da Camera dell’Orchestra Filarmonica Nazionale, la Grazioso, parteciperà all’esecuzione della Messa in lingua lovári. L’orchestra da camera è stata fondata nell'autunno del 2007 con l’obiettivo di far conoscere e amare il più possibile la musica da camera per archi. Il primo direttore artistico dell’Orchestra Grazioso è stato Zoltán Kocsis, che ha seguito il lavoro dell’orchestra con grande attenzione, sia da direttore che da pianista.

Primo violino

La fondatrice dell’Orchestra Grazioso è Marcella M. Detvay, e il suo primo violino è Ferenc Bangó, studente della facoltà di talenti presso l’Accademia di Musica Liszt Ferenc. Il violinista, che ha ricevuto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, è membro dell’Orchestra Filarmonica Nazionale dal 1998 e primo violino dal 2015. Dal 2007 svolge un ruolo simile nell’Orchestra da Camera Grazioso. Ferenc Bangó è stato anche primo violino dell’Orchestra da Camera Solti per dodici anni, e dal 2014 è membro del famosissimo Quartetto Kodály.

Mille stili di un’artista

Alla prima esecuzione mondiale di “Le Devleske” parteciperà anche Rózsa Farkas, suonatrice di zimbalon premiata da Premi Liszt e Artisjus, che per una coincidenza ha cambiato strumento all’età di 12 anni, dopo aver iniziato i suoi studi del pianoforte. Come studentessa del secondo anno al Conservatorio Bartók, ha debuttato con la sua maestra Ágnes Szakály al Teatro dell’Opera La Fenice di Venezia, dove hanno formato un duo di zimbalon che da allora conta numerosi album e registrazioni radiofoniche. Oltre alla musica classica, Rózsa Farkas ha profondamente studiato anche la musica popolare ungherese, balcanica e la world music, così come la musica gitana dei caffè. Ha suonato in numerosi ensemble nazionali e internazionali, per cinque anni anche da solista della Budapest Gypsy Symphony Orchestra. Per la suonatrice di zimbalon, che si sente a suo agio anche nella musica contemporanea, diversi compositori hanno già scritto delle opere da suonare. Rózsa Farkas ha ricevuto numerosi premi, tra cui i Premi Liszt e Artisjus.

Una voce tra le migliori

Due cantanti ben noti e di grande talento, Nikoletta Szőke e Nikolasz Takács, saranno anche presenti alla prima esibizione della messa. Nikoletta Szőke è una vincitrice del concorso di Montreux, del Premio Junior Prima e una delle cantanti jazz più popolari d’Ungheria. Uno dei più rinomati critici musicali del mondo, Ted Gioia, l’ha nominata tra le migliori vocalisti jazz non americane nel suo libro “The State of Jazz Vocals Today”. Si è già esibita con grande successo in sale da concerto e festival in Ungheria e anche all’estero, tra cui New York, Tokyo, Bruxelles, Copenaghen, Londra e Berlino, cantando con grandi artisti come Michel Legrand e Bobby McFerrin.

“La strada mi porterà”

Ha pubblicato sette album da solista fino ad oggi, tutti in cima alle classifiche di vendita in Giappone. Il suo ultimo album, Moonglow, è stato prodotto dal premiato Grammy Helik Hadar. Nella primavera del 2017 è uscita la prima composizione originale in lingua ungherese di Nikoletta Szőke, “Az út hadd vigyen” (in italiano “La strada mi porterà”), e da allora continua a creare nuove opere. Nel Dal 2021 (Concorso ungherese di canzioni), ha vinto le prime qualifiche ed è arrivata alla semifinale con la sua composizione “Új esély” (in italiano “Nuova possibilità”). Lei e il suo gruppo, il Quartetto Szőke Nikoletta, si sono esibiti continuamente in Ungheria e all’estero.

Chapeau!

Nikolasz Takács è un artista di trentadue dischi di platino e d’oro, più volte candidato al Premio ungherese Fonogram. Il ragazzo col cappello e con grande voce è stato scoperto in un talent show televisivo ungherese. Ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio Statale di Musica di Bratislava, dove ha studiato canto lirico e violino, e poi jazz allo Studio Musicale di Kőbánya. All’età di diciannove anni, ha potuto esibirsi con musicisti eccezionali come il batterista jazz di fama mondiale Vilmos Jávori, Gyula Babos, Tony Lakatos, Charlie e János Solti. Il quinto album da solista di Nikolasz Takács ha visto la partecipazione del sassofonista smooth-jazz americano e premiato Grammy Kirk Whalum. Il cantante nato a Galanta nella Slovacchia ha pubblicato sette album da solista nell’ultimo decennio ed è un interprete popolare sia sui palchi ungheresi che all’estero, suonando regolarmente ai festival internazionali esauriti.

Maestro

L’armonia di grandi musicisti e cantanti è creata da un direttore d’orchestra di fama mondiale. La prima esibizione sarà diretta da Ertüngealp Alpaslan, un direttore d’orchestra ungherese nato a Istanbul, che ha vinto il Concorso Internazionale Mitropoulos di Atene nel 2002 e da allora è stato riconosciuto a livello internazionale come un eccellente rappresentante della scuola di direzione d’orchestra ungherese. Per vent’anni è stato direttore ospite permanente dell’Orchestra Sinfonica di Szombathely, e dal 2006 è direttore musicale della stessa. Ha fondato l’Orchestra da Camera Academia Hungarica con i migliori musicisti ungheresi, che per più di un decennio si è esibita solo all’estero, ed è stata conosciuta per la prima volta dal pubblico ungherese all’inaugurazione della Sala György Solti nel 2013.

Cambiamenti di indirizzo professionale

Ertüngealp Alpaslan era un pianista affermato, ma un infortunio accidentale alla mano l’ha costretto ad abbandonare la sua carriera da pianista. Poi ha dedicato tutta la sua attenzione alla direzione d’orchestra. È stato premiato al Concorso di direzione d’orchestra János Ferencsik nel 1998 a Budapest e al Concorso di direzione d’orchestra Prokofiev nel 1999 a San Pietroburgo. Ha diretto le orchestre più prestigiose in Ungheria e all’estero. Per tre anni, come vicedirettore e assistente artistico del leggendario direttore d’orchestra Claudio Abbado, ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Berlino, l’Orchestra del Festival di Lucerna, l’Orchestra della Scala, il Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, l’Orchestra da Camera Mahler e l’Orchestra Mozart, tra gli altri. Attualmente è uno studente di dottorato presso la Scuola di Filosofia dell'Università di Pécs.

Il 1° settembre, dalle 19:30, nella Basilica di Santo Stefano a Budapest, verrà eseguita per la prima volta la “Messa Rom”. I movimenti della messa saranno eseguiti di nuovo il 9 settembre all’Hungexpo durante la Santa Messa.

Foto: Andrea Felvégi, Dávid Lukács