
Il segreto di un rosario

In una lettera al settimanale cattolico spagnolo Alfa y Omega, il Papa ricorda la sua gioventù, quando negli anni Cinquanta pregava di notte con suo fratello nella Basilica del Santissimo Sacramento di Buenos Aires.
“Mi sono commosso dopo aver ricevuto la fotocopia di un registro conservato negli archivi della Basilica del Santissimo Sacramento di Buenos Aires nel quale venivano annotati i nomi degli “adoratori notturni”, ovvero persone che la sera dalle ore 21 si alternavano in turni di preghiera davanti all’Eucaristia. Una pratica in uso nella Basilica fin dal 1917”, scrive il Papa nella sua lettera al settimanale cattolico spagnolo Alfa y Omega. L'elenco include anche Jorge Mario Bergoglio e suo fratello Oscar, che tra il 1954 e il 1955 vissero quest’esperienza formativa per entrambi, sotto la guida del padre confessore José Aristi, che anche Bergoglio che in seguito divenne Papa, ricorda come un’importante figura della misericordia.
Nel 1996 Bergoglio fu il vescovo ausiliario di Buenos Aires. Padre Aristi morì quell’anno nella Veglia di Pasqua. Bergoglio si recò nella cripta della Basilica dove fu posto il corpo per portare fiori al suo defunto confessore. Sentì una motivazione interiore. “Ho preso la croce del rosario e l'ho staccata con un po' di forza. In quel momento ho guardato il prete e ho detto: ‘Dammi la metà della tua misericordia’ e ho sentito qualcosa di forte che mi ha dato il coraggio di farlo” ricorda il Papa nella sua lettera. L’unico testimone di quel momento è stato il padre Andrés Taborda. “Ricordo che disse: ‘Era il mio confessore. Con questo rosario in mano ha assolto molti, molti peccatori; non è possibile per lui portarlo sottoterra’”.
Il settimanale ha anche ricordato un aneddoto condiviso dal fedele laico Diego Vidal, coordinatore dell’adorazione notturna della Basilica. “A un congresso eucaristico, in una provincia lontana da Buenos Aires, l'allora arcivescovo mi passò accanto e gli chiesi se conosceva padre Aristi. Si fermò immediatamente e mi rispose: ‘Lo conosco?’ E tirò fuori il rosario del prete dal suo abito”. Da quel momento il vescovo e cardinale Bergoglio, oggi Papa Francesco, e la croce del Rosario di padre Aristi sono inseparabili. “L'ho messa qui, nella mia tasca”, scrive ancora il Papa. “Le camicie del Papa non hanno tasche, ma io porto sempre un piccolo sacchetto di stoffa, e da allora fino ad oggi la mia mano va sempre qui e sento la grazia! L'esempio di un prete misericordioso, di un prete che si avvicina alle ferite fa molto bene.”
Fonte: Gedő Ágnes / Alessandro De Carolis e Benedetta Capelli – Radio Vaticana
Foto: Radio Vaticana