Piazza degli Eroi: Testimone di grandi tempi

23 Agosto 2021
Scopri la storia turbolenta del luogo di memoria nazionale ungherese, luogo privilegiato del Congresso Eucaristico Internazionale!

Progressivi ponderati

L’idea della serie di festeggiamenti per il millennio nacque alla metà del diciannovesimo secolo. La realizzazione fu preceduta da lunghe trattative, discussioni. Quando nel 1892 finalmente formularono la legge sull’esposizione nazionale in tutto il paese, venne fuori l’idea di un momumento del millennio che ebbe il sostegno della legge soltanto nel 1896 e per la preparazione del gruppo di statue monumentali si dovette aspettare altri decenni.

La costruzione durata trent’anni

Per il festeggiamento del millennio fu costruita anche la Galleria d'Arte (Műcsarnok) e presero la decisione di costruire il Museo delle Belle Arti (Szépművészeti Múzeum) e il gruppo di sculture in ricordo al mille anni dello stato. Nonostante la decisione le statue dei capi della conquista della patria e la tomba simbolica degli eroi ungheresi caduti furono compiute solo per il 1929.

Interviene il primo ministro

Ci furono pubblicate diverse gare d’appalto per la costruzione della piazza. Lo scopo primario fu la soluzione imponente della chiusura del viale Andrássy. Un progetto volle collocare la statua di Gyula Andrássy a cavallo davanti al colonnato semicircolare. Nel 1894 il primo ministro Sándor Wekerle, per accelerare i processi, scrisse delle presentazioni per specificare il monumento da lui proposto. Crearono un comitato che alla fine prese la decisione senza lanciare gare d’appalto, chiesero ad Albert Schickedanz e György Zala di realizzare il gruppo di sculture. Fu Wekerle che personalmente invitò gli artisti. Il comitato competente accettò il progetto preparato prima ma in parte trasformato da Schickedanz e così nel 1898 cominciarono i lavori di attuazione.

Discussioni, discussioni, discussioni

Per il 1905 furono compiute le costruzioni della piazza ma la realizzazione delle statue fu un processo più lungo, ritardato poi anche dalla prima guerra mondiale. La nascita del panteon nazionale in una piazza pubblica fu circondata da grande attenzione e da tante discussioni, Chi deve essere posizionato tra i grandi della patria e chi no? Secondo l’elenco dei nomi accettati nel 1897 avrebbero collocato le seguenti statue di bronzo nelle due parti del colonnato: Santo Stefano, San Ladislao, Colomanno (ungh. Kálmán) detto il Bibliofilo, Andrea II, Béla IV, Carlo Roberto d'Angiò, detto anche Carlo I d'Ungheria, Ladislao il Grande, Mattia Corvino (in ungherese Hunyadi Mátyás), Giovanni I d'Ungheria (in ungherese Szapolyai János), Ferdinando I, Carlo III, Leopoldo II, Maria Teresa e Francesco Giuseppe.

L’alleanza degli artisti

Dopo le accese controversie al posto di Giovanni Szapolyai misero la figura di János Hunyadi, l’unica figura che non fu un re. All’inaugurazione della piazza furono pronte cinque statue di personalità storiche. György Zala, scultore incaricato per i lavori, ha invitato tanti bravi artisti a fare parte del lavoro: Richárd Füredi, Barnabás Holló, Miklós Köllő, György Kiss, Ede Margó, Károly Senyei, Ede Telcs, György Vastagh jun. presero parte nella realizzazione delle figure dei re ungheresi.

Una statua sopra ogni discussione

Non furono discussioni circa una delle statue del momumento: la statua alta 5 metri dell’arcangelo Gabriele che sta sopra una colonna corinzia alta 36 metri che vinse anche il gran premio dell’esposizione mondiale del 1900 di Parigi. Il momumento del millennio è largo 85 metri ed alto 13 metri. Nei due lati del colonnato sono collocate 7-7 statue, con altrettanto 7-7 altorilievi sotto. Sul gigantesco monumento in tutto ci sono 26 statue. Oltre Árpád d'Ungheria (fondatore della dinastia degli Arpadi casa regnante d'Ungheria fino al 1301) e i capi della conquista della patria vediamo l’arcangelo Gabriele e quattro statue allegoriche (il Lavoro, il Benessere, la Pace, la Guerra).

Ideologie, cambiamenti delle statue

Nel periodo caotico dopo la prima guerra mondiale ci furono tanti cambiamenti secondo il sistema attuale: quale figura può restare sulla piazza e quale deve essere cancellato dalla memoria nazionale. Durante i 133 giorni della Repubblica dei Consigli tolsero le statue dei re della Casa d’Asburgo. Il primo maggio del 1919 misero un tessuto rosso sopra la momumentale opera. Durante l’epoca di Horthy i re esiliati furono tornati, la statua danneggiata di Francesco Giuseppe fu rifatta da György Zala.

1938. Il nuovo ruolo della Piazza degli Eroi

Dopo tre decenni di lavori la piazza fu inaugurata il 26 maggio del 1929. Il primo evento organizzato in piazza fu l’Anno di Sant’Emerico d’Ungheria nel 1930. Il territorio circondato da musei e dal Parco della Città dal 1932 porta il nome Piazza degli Eroi. Nel 1938 ci furono giganteschi cambiamenti: per l’onore del Congresso Eucaristico Mondiale la piazza ricevette una pavimentazione lastricata. In questo modo il parco con alberi e arbusti diventò luogo di grandi eventi di massa.

Ripianificazione

Nella seconda metà del ventesimo secolo furono sempre più frequenti le manifestazioni, gli eventi di propaganda politica che impallidirono a luce del panteon nazionale, dei simboli del millesimo anniversario dello stato. Le devastazioni della seconda guerra mondiale lasciarono le loro tracce sulla piazza, le statue di Maria Teresa e Leopoldo II furono annientate durante i combattimenti. Dopo 1945 le figure di Árpád e i capi della conquista del paese furono restaurate, i re della casa d'Asburgo furono tolte e al loro posto misero le figure di quelli che avevano combattuto per la libertà, per l’indipendenza dell’Ungheria. Nel sistema politico a partito unico la piazza importante della capitale dovette rispecchiare la concezione della storia fondata sulla lotta di classe. Accanto ai re che avevano il permesso del potere misero anche le statue di Imre Thököly, Ferenc Rákóczi II e Lajos Kossuth.

Luogo di eventi di grande svolta

Dopo la seconda guerra mondiale la piazza diventò sede di dimostrazioni di forza dello stato di partito. Ci furono organizzate le marcie del primo maggio. János Kádár nel 1957 in Piazza degli Eroi pronunciò il suo discorso con cui voleva legittimare il suo potere dopo la repressione della rivoluzione. Nel giugno del 1989 una grande folla si radunò in piazza per un evento straordinario dell’epoca del cambio di regime, per la nuova sepoltura di Imre Nagy e i suoi compagni. Nel 1991 Giovanni Paolo II in questa piazza celebrò la messa.

Partecipa ai momenti storici!

Il 12 settembre la Piazza degli Eroi di nuovo sarà luogo di un evento straordinario: papa Francesco qui celebra la messa di chiusura del 52°Congresso Eucaristico Internazionale. Nei diversi programmi dell’evento mondiale la piazza avrà un ruolo importante: sarà la sede della festa d’inaugurazione e l’11 settembre finisce qui la processione che parte dalla Piazza Kossuth.

Guarda i programmi! Registrati e vieni a festeggare insieme!