
E’ stata inaugurata una mostra al Pesti Vigadó sulla venerazione del Santissimo Sacramento

L’esposizione con il titolo “Agnus Dei – La venerazione del Santissimo Sacramento in Ungheria” è stata inaugurata dall’Arcivescovo di Esztergom e Budapest, S.Em. Card. Péter Erdő il 29 novembre.
Il Card. Péter Erdő ha parlato della mostra che contiene 250 oggetti, opere d’arte: oggetti d’oreficeria, tabernacoli, calici, ostensori, oggetti d’arte tessile e opere di arti figurative. Ha sottolineato che non sono esposti solo oggetti ufficiali di culto ecclesiale, ma una sala dedicata contiene le memorie della religiosità popolare. Una serie di piccoli manufatti, dimostrano che, anche negli oggetti di vita quotidiana, si manifesta la venerazione dell’Eucaristia.

Ha inoltre aggiunto che la maggior parte degli oggetti sono cattolici, ma sono esposte anche memorie delle chiese sorelle, per esempio oggetti della venerazione della comunione delle chiese protestanti.
Ha richiamato l’attenzione su un suo quadro preferito esposto nella mostra, il dipinto dell’Ultima Cena di Franz Anton Maulbertsch (1724-1796), pittore austriaco. Il committente del quadro originariamente voleva collocarlo in una chiesa, ma Maulbertsch, che nella maggior parte dei casi lavorava ubriaco (con un’espressione ungherese: in stato illuminato), dipinse anche i protagonisti dell’Ultima Cena “di ottimo umore”. In questo modo il quadro, trovò posto non in una chiesa, ma in un refettorio.
Il Cardinale ha detto che sul quadro si incontrano due mondi. Da una parte si vede una compagnia che festeggia, di un’umore non abituale nelle rappresentazioni dell’Ultima Cena, che il committente, a ragione, poteva percepire sacrilego. D’altra parte però, il quadro, rende visibile l’estasi, e così si percepisce che quello che succede nell’Ultima Cena, nel momento dell’istituzione dell’Eucaristia, supera la dimensione terrena.

György Vashegyi, Presidente dell’Accademia Ungherese d’Arte, nel suo discorso d’inaugurazione ha dichiarato che non potevano esserci molte altre occasioni più degne per preparare il Congresso Eucaristico Internazionale, che questa mostra. Per l’Accademia Ungherese d’Arte è una grande gioia e onore poter partecipare all’organizzazione. Ha aggiunto che l’Accademia darà luogo anche ad altri programmi nel prossimo anno, per esempio alla mostra Eucaristia 2020 nella Galleria d’Arte Műcsarnok.
Gábor Mohos, Vescovo ausiliare della Diocesi di Esztergom e Budapest, Direttore del comitato preparativo del Congresso Eucaristico Internazionale, ha affermato che come anche il congresso del 2020, anche questa mostra vuole sottolineare che il mistero dell’Eucaristia è presente nella vita, nelle tradizioni del popolo, e questo mistero ha ispirato gli artisti di oggi e anche i nostri antenati. La base della nostra fede cattolica è che in questa semplice ostia tramite la Santa Messa, Dio è relamente presente e chi si lascia toccare da questo mistero, si trasforma nell’anima.

Gli organizzatori della mostra che è aperta ai visitatori fino al 19 gennaio, sono: il Segretariato Generale del Congresso Eucaristico Internazionale e il Museo Cristiano, il sostenitore : l’Accademia Ungherese d’Arte , i curatori sono: Anna Rákossy e Ildikó Kontsek.
Nella mostra, accanto agli oggetti liturgici d’oreficeria, ci sono anche bandiere ecclesali, libri, fogli di preghiera, vecchie foto di processioni del Corpus Domini, e si possono ascoltare le registrazioni dei canti gregoriani popolari, sacre rappresentazioni, preghiere popolari.
Testo e foto: Agenzia di Stampa Ungherese (MTI)