
Insieme verso Quito

L’arcivescovo di Quito dell’Ecuador a detto citando San Paolo: tutti siamo “scelti da Dio” e questo significa un impegno per tutti noi di “vestirsi di misericordia, di bontà, di mitezza, di pazienza nel corso della nostra vita”. Ma prima di tutto ci impegna ad amarsi a vicenda, vivere in concordia perché questo “ci unisce in modo perfetto”. Sappiamo come si deve amare? Per noi è difficile amare? Perché tante volte non amiamo? Che cosa chiude il nostro cuore davanti all’amore? – ha elencato le domande l’arcivescovo. Ha richiamato l’attenzione al fatto che Gesù ci invita ad ascoltare il suo messaggio chiaro e evidente: “Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano”.
Ha aggiunto: non è questione di scelta. Nel tema dell’amare i nemici l’arcivescovo ha detto: per questo dobbiamo trarre la forza dall’Eucaristia. “Questa forza deve diventare il cuore battente della nostra vita. Il cuore battente della Chiesa. L’Eucaristia non mi divide dagli altri. Non posso prendere Cristo pensando solo a me stesso. L’Eucaristia unisce, dà forza, mi spinge ad incontrare i fratelli, anche quelli che non mi vogliono bene”. Solo così possiamo preparare un posto per noi lassù, nell’eternità – ha sottolineato. “Diventiamo portatori dell’amore! L’Eucaristia faccia di tutti noi portatori della carità del Signore. Non c’è niente più grande e più fruttuoso della carità”. “Camminiamo per questa strada, da Budapest a Quito, e vivamo nella forza travolgente dell’amore! Nel 2024 aspettiamo tutti voi con affetto nella “Carita de Dios”, nel volto meraviglioso di Dio come si usa dire per Quito.
Vi aspettiamo in Ecuador, nel paese dell’equatore. Venite al “centro del mondo” dove l’amore dell’Eucaristia vi spingerà nell’abbraccio immenso dell’amore, dove capiamo come si deve spezzare, dividere e condividere la nostra vita con i fratelli scartati dalla società. Arrivando dalla carità del perdono alla carità della compassione”. Come si capiva dall’omelia dell’arcivescovo, il tema del Congresso Eucaristico Internazionale di Quito sarà il Santissimo Cuore di Gesù. Celebreremo anche il 150º anniversario dell’offerta dell’Ecuador al Santissimo Cuore di Gesù. “Questo Cuore è lo stesso cuore che ci insegna alla carità e alla misericordia” – ha detto al termine della sua omelia l’arcivescovo.