Da hippy ribelle fondatore di comunità

01 Marzo 2021
Johannes Hartl: Ho trovato Dio, sebbene non abbia fatto niente per trovarLo.

Johannes Hartl (1979) è un teologo, studioso di letteratura, filosofo tedesco, padre di quattro figli. Insieme a sua moglie Jutta nel 2005 hanno fondato ad Augsburg La Casa della Preghiera dove fanno la preghiera ecumenica 24 ore al giorno in continuazione, senza sosta. Johannes gestisce anche un vlog, autore di parecchi libri, relatore illustre di conferenze internazionali, trasmette in modo appassionato la bellezza e la bontà straordinaria di Dio.

Ragazze, droghe, sciocchezze

Ė nato nel 1979 in Bavaria, a Metten in una famiglia cattolica, ma la sua giovinezza piena di eccessi (ragazze, droghe) l’ha allontanato da Dio per un periodo. „Non ho mai avuto un’opinione negativa sulla Chiesa, ho semplicemente ritenuta una cosa noiosa… Ho immaginato la vita come una scuola. Ho pensato che Dio fosse un professore di matematica noioso che aspetta da me cose noiose per avere voti buoni. E proibisce quello che ci rende gioiosi.”

All’età di 14 anni usciva con una banda di fighi. „Abbiamo fatto solo sciocchezze. Una volta per esempio siamo andati in treno a Budapest, non abbiamo visto niente della città, abbiamo solo bevuto e fatto cose insensate. Abbiamo fumato e rimorchiato. Da questo gruppo tanti hanno poi cominciato a drogarsi.”

Un hippy ribelle alla conferenza religiosa

All’età di 14 anni i suoi gentitori l’hanno portato con loro ad una conferenza religiosa. „In quel periodo sono stato un hippy ribelle e pensavo che fosse una cosa stupida… La gente sembrava normale, tra loro anche tanti giovani. Ma poi hanno iniziato a suonare ed è cambiato il loro sguardo, anche il loro viso è stato sfigurato. Ho pensato: qualunque cosa fumate, fumatene meno. Ma nonostante tutto mi stavano simpatici.” Una sera si poteva andare avanti a pregare. Tutti quelli che hanno voluto accogliere lo Spirito Santo hanno potuto chiedere una preghiera. Johannes è andato avanti. „Non ho pregato, stavo lì, non ho sentito niente. Finita la preghiera sono tornato al mio posto e allora ho sentito che qualcosa era cambiato dentro di me… Ho avuto la sensazione come quando uno si innamora per la prima volta nella vita…Quel giorno ha sempliceente dimezzato la mia vita. Tutto quello che ho pensato prima è crollato. Perché? Perché ho trovato Dio, sebbene non abbia fatto niente per trovarLo. Non ho pregato, non ho fatto digiuno, non ho frequentato la chiesa, non sono stato un ragazzo buono, in gamba. Sono stato un arrogante.”

BigMac e casa di preghiera

Johannes voleva farsi monaco, ma Dio l’ha chiamato ad una strada tutta diversa. Ha conosciuto sua moglie con cui nel 2005 hanno fondato insieme ad Augsburg La Casa della Preghiera. Per il settembre del 2011 hanno raggiunto il loro grande obiettivo: una preghiera continua, per 365 giorni dell’anno, 24 ore su 24.

„Stazioni di servizio, ristoranti McDonald’s, pompieri sono aperti 24 ore al giorno, solo noi cristiani siamo aperti solo un’ora alla settimana” – ha notato Johannes Hartl. „Penso che nessuno si meraviglia perché un Mc Donald’s sia aperto giorno e notte. Se mi viene la fame alle quattro dell’alba, posso mangiare un Big Mac. Anche per gli ospedali è importante che siano aperti giorno e notte.. Ma adorare e lodare Dio giorno e notte è ancor più importante.”

I giovani sono presenti nella Casa della Preghiera ininterrottamente. La casa è finanziata esclusivamente dai doni, occupa 18 persone di preghiera „a tempo pieno”, loro hanno lasciato il posto di lavoro, vivono dalle offerte, la loro unica missione è la preghiera.

Il movimento di preghiera di Augsburg ha dei seguaci anche a Budapest. Nel 2013 è stata aperta la Casa della Preghiera (Őrtüzek Imádság Háza), organizzano preghiere di lode, di intercessione e conferenze.

Fonte/Foto: CEI