
L’uomo dei dialoghi

Sapeva fin dalla tenera età di voler diventare un sacerdote missionario. Già in un'età relativamente giovane si è confrontato con la questione della tolleranza reciproca e dell’apertura al dialogo interreligioso. È cresciuto in una comunità in cui poteva fare amicizia, oltre gli amici irlandesi o cattolici.
Un sogno d'infanzia diventato realtà
All'età di 12 anni ha iniziato i suoi studi nella comunità missionaria dei Missionari d’Africa, o più comunemente conosciuti come i Padri Bianchi, per avvicinarsi passo dopo passo alla realizzazione dei suoi sogni. Dopo l'ordinazione sacerdotale, ha studiato teologia nei Paesi Bassi e in Tunisia e ha imparato anche l'arabo. All'età di 35 anni poteva già esprimere le sue opinioni sul dialogo interreligioso come consulente in Vaticano.
Missione per la pace delle religioni
Ha trascorso diversi anni a Kampala, in Uganda, dove è stato docente presso il Dipartimento di Studi Religiosi, poi è tornato a Roma. La sua esperienza in Africa lo ha reso uno dei più prestigiosi esperti di Islam e Corano in Vaticano. Nel 1978 si è trasferito di nuovo in Africa, questa volta in Sudan, dove ha svolto alcuni anni di servizio pastorale. Nel 1992 gli è stata conferita l’ordinazione episcopale e nel 2002 è stato elevato alla dignità di arcivescovo di Nepte in Tunisia.
Percorso di una carriera irregolare
É diventato segretario e poi presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Nel febbraio 2006, da qui è stato nominato nunzio apostolico al Cairo da Benedetto XVI e delegato presso la Lega degli Stati arabi. Si è discusso nei circoli ecclesiastici – alla luce dell’atteggiamento rigido del Papa nei confronti dell’Islam – se si trattasse della sua retrocessione di grado o di un riconoscimento del suo lavoro svolto fino ad ora.
In ogni caso, Michael Fitzgerald ha svolto un ruolo importante nell'autunno del 2006 dopo il discorso di vasta risonanza di Benedetto XVI a Ratisbona in Germania, in quanto il Papa aveva poi la possibilità di risolvere la situazione tesa con i rappresentanti dei paesi a maggioranza islamica. Nel discorso papale a Ratisbona, il Pontefice ha citato dal discorso dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo sul rapporto tra ragione e fede che conteneva aspre critiche contro la fede islamica. Ciò ha causato enorme indignazione. Poco dopo, Benedetto XVI ha incontrato gli ambasciatori di 22 paesi a maggioranza islamica presso la Santa Sede, nonché i leader delle comunità musulmane in Italia, che hanno accolto con applausi e sollievo il pensiero del Papa sul dialogo, da lui pronunciato all’incontro.
Rientro a casa
Fino al suo pensionamento, Fitzgerald ha vissuto nella comunità missionaria di Gerusalemme e poi è tornato nell’Inghilterra nel 2019. Oggi vive e presta servizio a Liverpool, una città dove si trova la più antica moschea d'Inghilterra e dove è stata stabilita una delle primissime comunità cinesi europee. Fitzgerald ha definito importante che la Chiesa mostri sé stessa, i suoi insegnamenti a coloro che non li conoscono.
“La chiesa guarda sempre oltre sé stessa. Gesù ha creato la Chiesa come segno dell'amore di Dio per tutte le persone.”
Michael Fitzgerald è stato creato cardinale da Papa Francesco, il che ha sorpreso il sacerdote nato a Walsall. Quando il Santo Padre l’ha annunciato, egli stava tenendo la predica in una chiesa anglicana durante una celebrazione in memoria dei marinai mercantili morti nella Seconda guerra mondiale. Dopo essere tornato nella casa della comunità dei Padri Bianchi, i suoi compagni gli hanno consegnato solennemente la notizia della sua creazione a cardinale. “Uno dei sacerdoti vicini, che ha seguito l’Angelus e poi l'annuncio di Papa Francesco, ha telefonato alla congregazione”, ha raccontato Fitzgerald le vicende di quel giorno. Crede che sia di grande importanza che Papa Francesco nel 2019 abbia creato cardinali coloro che avevano prestato servizio nelle città a maggioranza musulmana. Poi ha aggiunto:
“É sempre più evidente che Papa Francesco ritiene importante coltivare le relazioni interreligiose. Ad esempio, quando ha pregato al Muro del Pianto durante la sua visita a Gerusalemme, dove era accompagnato dal Rabbino Abraham Skorka e dall’Imam Omar Abboud. Inoltre, quando a seguito di un cordiale rapporto tra Papa Francesco e del Grande Imam di al-Azhar, i capi religiosi hanno firmato un documento sulla fratellanza umana ad Abu Dhabi”, una pietra miliare nel rapporto tra cristianesimo e islam.
Costruzione e manutenzione di ponti
L'arcivescovo emerito di Nepte in Tunisia, che quest'anno compirà i suoi 84 anni, attende con impazienza i lavori relativi alla sua creazione a cardinale e spera di poter svolgere attivamente le sue funzioni anche a Liverpool.
“Spero di ricevere molti inviti e sono fiducioso che il mio nuovo grado di cardinale non impedirà a vecchie conoscenze di farlo. Non voglio fare storie. Voglio rimanere semplice e penso che Papa Francesco sia un ottimo modello di comportamento a questo riguardo.”
Michael Fitzgerald ha sottolineato che la sua missione non era solo quella di costruire nuove relazioni, ma di coltivare quelle esistenti: “Abbiamo sempre costruito ponti, ma dobbiamo anche mantenere la loro struttura per ritenerli forti. Non possiamo mai dire che una relazione è pronta. Si deve continuare a lavorarci perché le persone stanno cambiando, se ne vanno e altre nuove arrivano, e poi si deve ricominciare tutto da capo.”
Lo scorso ottobre si è svolto un evento notevole nella Sala Mindszenty della casa ungherese di Londra, dove il nuovo cardinale britannico Michael Fitzgerald ha celebrato la messa di ringraziamento. Gli importanti ospiti ecclesiastici hanno firmato il libro degli ospiti della casa di Santo Stefano a Londra e così anche eternato la loro visita, poi hanno pregato insieme alla fine della messa per la beatificazione del cardinale József Mindszenty.
Fonti: romereports, repository, cbcew, thetablet, cruxnow, magyarkurir
Foto: National Catholic Register