La Chiesa dei Santi Ungheresi: il centro spirituale dei giovani

26 Luglio 2021
Questa chiesa, tra le più giovani della capitale ungherese, imita una chiesa rotonda del V secolo. Vi si trovano numerose cose da vedere ed essa funge da cappellania universitaria.

Uno degli edifici ecclesiastici più nuovi di Budapest, la Chiesa dei Santi Ungheresi si trova vicino al campus di Lágymányos dell’Università Eötvös Loránd.

C’era una volta un progetto…

Questa parte della città avrebbe ospitato una parte dell’Expo mondiale del 1996. La chiesa si sarebbe presentata al mondo secondo i progetti originali come il padiglione del Vaticano. Secondo un accordo allora stipulato dopo l’evento esso avrebbe svolto la funzione di una normale chiesa.

Benedizione papale

Anche se questo evento mondiale fu disdetto dal governo dell’epoca, l’arcidiocesi decise di costruire la chiesa. Secondo i piani sarebbe stato papa San Giovanni Paolo II a consacrarla nel 5. anniversario della sua prima visita in Ungheria, però questo non avvenne mai. Eppure, il santo pontefice polacco è legato anche così alla chiesa dei Santi Ungheresi: nel secondo giorno della sua visita di due giorni in Ungheria, il 7 settembre 1996, nell’ambito della sua santa messa celebrata a Győr, benedisse la lastra di marmo che infine fu collocata nella chiesa.

Dalla prima mossa di zappa alla consacrazione

La posizione della prima pietra avvenne nel maggio del 1995, e la prima santa messa fu celebrata qui il 13 novembre dello stesso anno dal vicario arcivescovile Antal Spányi. Ciò divenne anche la festa della chiesa, secondo il calendario liturgico corrisponde alla festa dei Santi Ungheresi. La chiesa fu consacrata infine il 17 agosto 1996 dal cardinale László Paskai. Ottenne il rango di parrocchia il 1 gennaio 2001.

Semina

Per la sua vicinananza al campus universitario è naturale che la chiesa ospiti la Cappellania Universitaria Romano Cattolica. La pastorale giovanile ripartita dopo il cambiamento di regime ebbe luogo inizialmente nella cappella degli Scolopi in Via Barnabás Pesti, poi venne trasferita alla nuova chiesa dei Santi Ungheresi, ottenendo anche un cappellano autonomo. Ha le sue comunità e le sue conferenze e cerca di essere presente nelle università, organizzando la vita e le gite degli studenti. I semi gettati dalla cappellania sono caduti in un suolo fertile: con la collaborazione delle chiese cristiane storiche si è creato presto anche il Movimento Studentesco Ecumenico.

Un’immagine insolita di chiesa

Non si tratta di una chiesa „abituale”: non conviene cercare un campanile altissimo. L’ispirazione architettonica viene dalla chiesa antica di Santo Stefano Rotondo di Roma, del V secolo che è la chiesa nazionale degli ungheresi nella Città Eterna. Anche la sua „sorella” a Budapest è di struttura centrale ed è circondata da un anello esteriore. Si accede attraverso un portale a due piani ad un cortile complesso da cui si aprono le entrate della chiesa. Queste strutture „attigue”, quasi „mura cittadine” rendono nascosta la bellezza dello spazio centrale che uno può avvicinare così solo lentamente. La struttura complessa degli spazi interni ed esterni conferisce alla chiesa una bellezza variegata che si apre nel tempo.

Doni

Nella sagrestia della chiesa si può vedere una copia dell’immagine della Madonna di Guadalupe, nello spazio centrale l’opera intitolata La madonna di Csurgó di Amerigo Tot, dono di Tibor Benedetti, capomastro dei lavori di costruzione, in memoria di un suo parente.

Una curiosità nell’abside

Il crocifisso dell’abside che orna la chiesa dal 1999, è una curiosità del tutto speciale. Il mistero del sacrificio della croce viene rappresentato dall’unità di tre materie: oro, legno e pietra. Lo sfondo in oro vero è il simbolo dei cieli, dell’intoccabilità, della perfezione ed eternità divine. Il legno del corpo è una materia viva che anche in stato morto porta su di sé le ferite, ed è il destino compiuto. La pietra mediterranea che nasconde fossili di milioni di anni è il mondo terreno, il Gòlgota, simbolo della comunità umana che accetta e eleva in alto il sacrificio della croce. Il crocifisso è opera del pittore-scultore László Somogyi-Soma e degli architetti Mihály Balázs e Katalin Somogyi-Soma. Nella piccola capella attigua all’entrata maggiore si conservano le reliquie dei santi ungheresi – come nella Croce Missionaria del Congresso Eucaristico.

Nella chiesa dei Santi Ungheresi di Budapes-Lágymányos l’8 settembre alle ore 17 celebra la santa messa Charles Palmer-Buckle, arcivescovo di Cape Coast in Ghana. Cerca di conoscere la speciale attività missionaria del nostro ospite ! Consulta l’elenco dei programmi del Congresso! Registrati ai programmi e vieni! La comunità dei fedeli ha atteso ottantatre anni per una simile serie di eventi, a cui tu ora potrai prendere parte!

Fonte, Foto: esztergomi-ersekseg.hu, magyarszentektemploma.hu