
IEC all’Hungexpo!

Per la partecipazione ai programmi occorre la registrazione e l’acquisto dei biglietti. Il biglietto include un pranzo caldo. Se si acquista un biglietto settimanale o un pacchetto da tre giorni consecutivi, si ottiene il trasporto pubblico gratuito nella capitale ungherese.
Lode mattutina con András Veres
Il giorno dell’inaugurazione, il vescovo diocesano di Győr, presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, sarà con noi al servizio di preghiera a partire dalle ore 8.45. S.E.R. András Veres, seminarista dell’arcidiocesi di Eger, ha compiuto gli studi teologici prima presso l’Istituto teologico di Eger e poi all’Accademia teologica di Pázmány Péter. Dal 1983, come studente presso il Pontificio collegio germanico-ungarico a Roma, ha studiato prima alla Pontificia Università Gregoriana e poi presso l’Accademia alfonsiana, dove ha conseguito la licenza in teologia morale. Nel 1989 ha ottenuto il dottorato e dal 1990 è stato insegnante di teologia e prefetto dell’Istituto teologico di Eger e docente alla Facoltà di teologia dell’Università Cattolica Pázmány Péter. Per due anni è stato rettore del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese a Roma. Dal 1998 è stato segretario generale della Conferenza Episcopale Ungherese per otto anni. Nel 2000 è stato nominato vescovo da Papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro a Roma. Per il sesto anno è presidente della Conferenza Episcopale Ungherese. È stato nominato vescovo della diocesi di Győr da Papa Francesco nel 2016.
La catechesi del “Cardinale antiproiettile”
A partire dalle ore 9.30, potrete seguire le catechesi del “cardinale antiproiettile”. L’arcivescovo João Tempesta di Rio de Janeiro è sopravvissuto a due rapine armate e ad uno scambio di spari per strada. Fa tantissimo per aiutare i bisognosi e si fida che Rio sarà nota nel futuro non solo per le sue bellezze naturali ma anche per le persone che ci vivono in carità. Orani João Tempesta è entrato nell’ordine dei Cisterciensi dopo l’esame di maturità. È stato ordinato sacerdote nel 1974 ed ha servito come cappellano in una parrocchia. Nel 1997 è diventato vescovo di São Jose do Rio Preto, poi, nel 2004 arcivescovo di Belem. Nel 2009 Tempesta è stato nominato arcivescovo di Rio de Janeiro. Nel 2013 è stato il padrone di casa della Giornata Mondiale della Gioventù. Un anno dopo, Papa Francesco lo ha elevato a cardinale.
Si balla!
Le otto coppie dell’Ensemble di danza Bihari, fondato dal coreografo Ferenc Novák, ci farà pregustare l’infinita ricchezza della nostra arte popolare. Nel 1954, il lavoro della messa in scena del tesoro della danza folcloristica ungherese iniziò con la partecipazione di ventidue coppie di ballo. Nel corso dei decenni, l’Ensemble di danza Bihari è diventato una bottega d’arte che rappresenta il concetto dove generazioni sono state introdotte alla danza popolare.
Da sacerdote nella dittatura
In seguito, sentirete una testimonianza speciale. Konstantin Szabó, sacerdote greco cattolico, ora cappellano di Sislóc, ha completato la sua formazione sacerdotale in segreto e allo stesso modo è stato ordinato. Nel 1945, in seguito ad un decreto di Stalin i sacerdoti greco cattolici erano costretti ad unirsi alla chiesa ortodossa. Molti hanno resistito, tra cui tanti sono stati fucilati o mandati al gulag. Konstantin Szabó è nato in una dinastia sacerdotale. Quando ha deciso che avrebbe portato avanti le tradizioni famigliari, ha dovuto procedere con la massima prudenza frequentando privatamente e di nascosto i corsi di formazione sacerdotale di Elemér Ortutay. Ha ricordato così questo periodo: “Lo frequentavo per lezioni private clandestine, non sapevo nemmeno quanti altri oltre a me lo frequentassero. Quando le vessazioni erano più frequenti, andavo da lui portando fiori e dolci, come se andassi solo in una visita di cortesia e inventavo tante scorciatoie per seminare i poliziotti che ci osservavano.”

Tutta la famiglia correva un grande rischio. Le famiglie dei preti durante la dittatura erano sotto severo controllo. “C’è stato un momento, una rottura in me, quando ho detto che non ce la facevo più e volevo abbandonare questa strada. Zio Elemér mi ha mandato allora una letterina: ’Ragazzino – questo era il mio nome di copertura –, stai attento: non sbattere la porta perché a volte è assai difficile riaprirla.’ Questo pensiero è rimasto in me per sempre”, ha evocato i quattro duri anni di studio Konstantin Szabó. Ha dovuto attendere fino al 1989 per poter celebrare la prima liturgia da solo.
Sulla strada della risurrezione
La messa dopo la testimonianza sarà celebrata da Piero Marini, già Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. L’arcivescovo Piero Marini era stato il maestro delle celebrazioni liturgiche di tre pontefici (Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI). Dal 2017 è Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. L’arcivescovo Marini ha accompagnato papa San Giovanni Paolo II a 76 viaggi apostolici. L’arcivescovo ha dovuto fare ogni viaggio due volte, siccome le visite papali vengono sempre precedute da un viaggio preparatorio.

L’arcivescovo Marini era vicino al pontefice polacco anche nel 1987 a Santiago de Chile, al Parco O’Higgins, quando durante la Santa Messa carri armati hanno fatto irruzione tra la gente che ascoltava il messaggio papale che urgeva riconciliazione e pace. I gas lacrimogeni sono arrivati fino al Santo Padre. Alla conclusione del rito la voce forte del Papa si è fatta sentire come un’esclamazione: “L’amore è più forte!” L'arcivescovo Marini ha visitato il nostro paese in diverse occasioni. A proposito di Budapest e dell’evento mondiale di settembre, ha detto: “Una vera città europea, nel vero senso della parola! Il popolo ungherese è anche un vero popolo europeo, con caratteristiche proprie. L’Ungheria d’oggi rappresenta il cuore d’Europa. Spero anche che il Congresso ci aiuti a superare questa pandemia, il che potrebbe diventare un simbolo di risurrezione non solo per l’Ungheria ma per il mondo intero.”
Musica in primo piano
Il programma proseguirà con eventi musicali. Si esibirà Éva Bolba, cantante e ospite regolare della Hot Jazz Band e presente sui palchi ungheresi fin da giovane. Ha studiato pianoforte e canto fin dalla sua infanzia, ma non è solo una cantante ma sa ballare anche bene. Ha studiato jazz all’Accademia di Musica Liszt Ferenc.
Anche nel primo pomeriggio sarà la musica in primo piano. Il Coro femminile Magnificat, il successore del Coro di bambini e poi Coro giovanile Magnificat fondato nel 1990 da Valeria Szebellédi, salirà sul palco. Il gruppo è attivo nella sua formazione attuale dal 2009 ed è composto da ex studenti di musica della scuola elementare Erkel Ferenc di Terézváros a Budapest.
Si esibiscono sia sui palchi ungheresi che in tutto il mondo. Il Coro di bambini Magnificat, oltre ai propri concerti in chiesa, canta ogni anno dalla sua fondazione nelle messe del Cardinale nella Basilica di Santo Stefano a Budapest. L’ensemble ha vinto il Gran premio europeo di canto corale, è due volte campione delle Olimpiadi del canto corale e ha ottenuto due volte il Premio del Pubblico. Il coro ha anche ricevuto i premi Mihály Csokonai Vitéz e KÓTA.
Anche Bernadett Boda è stato introdotto alle basi della musica in età molto giovane. Durante i suoi studi secondari, si è resa conto che la musica classica e il canto non erano la sua strada. Ha iniziato a svilupparsi da autodidatta, componendo musica e scrivendo canzoni. Nel gruppo Hoppáré és Dzsem, conosciuta a Győr e nei dintorni, si esibisce spesso con fantastici musicisti.
Csaba Böjte sulla speranza
Dopo il pranzo e il programma musicale, potrete scegliere tra una serie di attività delle sessioni. Csaba Böjte terrà una presentazione sulla speranza con il titolo Fede di Cristo – fede nostra: una presentazione della pastorale tra i bambini. La salvaguardia dei bambini è nata a Déva più di 25 anni fa, sui ruderi della dittatura comunista rumena che stava crollando, offrendo pranzo e cena a qualche bimbo affamato. Il religioso francescano Csaba Böjte è stato appena arrivato a Déva. Con i suoi collaboratori hanno accolto come prima una bambina di otto mesi, lasciata alla stazione ferroviaria. Da allora sono stati più di seimila i ragazzi che hanno ricevuto formazione religiosa, vitto e dimora nelle loro case che oggi formano una vera rete.

Csaba Böjte studiava per diventare meccanico elettrico di auto. La morte del suo padre poeta ha portato una svolta nella sua vita. In segreto si è presentato all’ordine francescano ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Secondo frate Csaba: “Ognuno di noi è venuto nel mondo con un compito preciso ed è importante portare a frutto i nostri valori e le nostre doti nel mondo.”
Alla fonte con un vescovo del Camerun
L’Eucaristia: il sorgente della pietà – questo è il titolo scelto dal vescovo del Camerun Joseph-Marie Ndi-Okalla per la sua presentazione. È stato ordinato sacerdote nel 1983 e nel 2016 è stato nominato vescovo di Mbalmayo. Ha conseguito il dottorato di ricerca in dogmatica a Bonn. È autore di numerosi saggi e libri. Camerun è un paese ricco di tesori minerali (oro e diamante), eppure più del 40 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà. Oltre che per la miseria, la gente deve soffrire anche per la violenza, per i conflitti sanguinosi, per gli attacchi degli organismi religiosi estremisti. Joseph-Marie Ndi-Okalla considera il dialogo interreligioso e la pace sociale i suoi obiettivi principali.
La Bibbia dal punto di vista femminile
“L’amore dice, va! L’Eucaristia e la vita cristiana” sono i pensieri di Mary Healy che staranno al centro della sua presentazione. Professoressa associata di teologia biblica presso il Seminario del Sacro Cuore di Detroit, Mary Healy è stata nominata nel 2014 come una delle prime tre donne nominate da Papa Francesco al servizio della Pontificia Commissione Biblica. “Si tratta di un gruppo di venti studiosi che si incontrano una volta all’anno a Roma. Discutiamo sempre questioni legate al funzionamento della Chiesa, cercando di rifletterlo nell’insegnamento della Bibbia”, dice Mary Healy del lavoro della Commissione. Secondo lei non sentiamo ancora abbastanza la voce delle donne in teologia, negli studi biblici, nemmeno all’interno della Chiesa.

„Noi donne pensiamo diversamente della Bibbia rispetto agli uomini. Siamo complementari. Penso per esempio a quei passaggi biblici che parlano del matrimonio, della famiglia, dei bambini. Ma pensiamo diversamente non solo di queste cose, ma di tutta la Bibbia e della teologia. Le donne sono più intuitive e spesso riconoscono delle connessioni che sfuggono agli uomini.”
Segreti della nostra fede
Intimità con Dio attraverso la Santa Eucaristia e il Santo Nome di Gesù, questo sarà l’argomento della presentazione di Damian Stazne. “All’Istituto di Oncologia all’analisi di controllo il medico non ha trovato nessun tumore.” Questa e simili sono le esperienze raccontate da quelli che hanno già partecipato ai corsi di Damian Stayne, alle occasioni di preghiera comune da lui guidate. Nell’ambito del suo ministero di guarigione svolto nei cinque continenti del mondo migliaia di persone sono guariti da mali fisici e spirituali, ha ottenuto profezie che ha trasformato la vita alle persone ed ha attinto forze allo Spirito Santo. È venuto diverse volte anche in Ungheria.

Damian Stayne nel 1983 ha lasciato il suo lavoro, è andato a Parigi per avere esperienze nelle comunità cattoliche. È stato profondamente toccato dalla fresca vita della tradizione monastica e mistica della Chiesa nella comunità Gerusalemme, la loro semplicità e bellezza, mentre presso la comunità Emmanuel è stato colto dalla forza del rinnovamento nello Spirito e dal ministero carismatico. Ha compreso che Dio lo stava chiamando alla fondazione di una comunità che unisse questi valori. In Inghilterra, dopo sette anni e mezzo di digiuno e preghiera ha fondato la comunità Cor et Lumen Christi.
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Foto: NEK